Il 19 novembre è il World Toilet Day, la giornata mondiale che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei servizi igienici. Anche se per molti può sembrare scontato ci sono milioni di persone che ancora non hanno l’accesso garantito a tali servizi.
L’iniziativa istituita nel 2001 ha ottenuto nel corso degli anni un riconoscimento a livello globale, tanto che nel 2013 le Nazioni Unite, hanno stabilito che la celebrazione diventasse ufficialmente una delle sue giornate mondiali.
Ogni anno il World Toilet Day ha un tema diverso che va dall’igiene, all’impatto sull’ambiente fino al trattamento sicuro e sostenibile delle acque reflue, tramite un adeguato contenimento, trasporto e trattamento.
Quest’anno l’attenzione si concentra sulle persone lasciate senza servizi igienici e sulle conseguenze sociali, economiche e ambientali che comporta.
I servizi igienici sono un problema di sostenibilità a livello globale. Si stima che in tutto il mondo 2,3 miliardi di persone vivono senza la toilette. I livelli scarsi di igiene hanno effetti negativi sulle persone sia per la salute che per l’inclusione sociale, causando forme di discriminazione.
Uno dei dati più eclatanti è che nel mondo sono più le persone che hanno accesso al cellulare che al bagno.
Per affrontare e superare questo problema globale, l’Onu ha definito un obiettivo: entro il 2030 ottenere l’accesso ad impianti sanitari e igienici adeguati ed equi per tutti, prestando particolare attenzione ai bisogni di donne e bambine e a chi si trova in situazioni di vulnerabilità.
KOBAK si schiera in prima linea non solo divulgando l’informazione per sensibilizzare l’opinione pubblica, ma fornendo anche bagni chimici a scuole che nel territorio nazionale non hanno servizi igienici agibili.
Il wc è un diritto umano, per questo dobbiamo allargare l’accesso a tutti senza lasciare indietro nessuno.