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Accesso ai servizi igienici, perché è così importante?
12 Gennaio 2022
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Alcuni studi di UNICEF e OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno evidenziato che ad oggi, in tutto il mondo, almeno una persona su tre non ha accesso ai servizi igienici e all’acqua potabile.

Si parla di circa 2,2 miliardi di persone che nel 2022 ancora non hanno la possibilità di utilizzare acqua potabile in sicurezza, e almeno 4,2 miliardi che non possiedono nella propria abitazione servizi igienici idonei e funzionali

I servizi igienico-sanitari 

Dall’inizio del secolo ad oggi sono stati fatti passi da gigante nell’accessibilità ai servizi igienici nel mondo, ma purtroppo ancora oggi esiste un grande divario. 

Questa discrepanza è data soprattutto dal grande dislivello economico che affligge il mondo. Infatti dei 2 miliardi di individui che popolano il pianeta e non hanno un accesso al bagno, il 70% degli analizzati abitano in zone rurali, soprattutto aree facenti parti di paesi sottosviluppati. 

Nonostante la situazione dal 2000 sia cambiata nettamente, e le persone costrette ad espletare i propri bisogni primari all’aria aperta siano state dimezzate, la situazione continua ad essere allarmante. Un altro dato preoccupante è anche il fatto che la maggior parte dei paesi dove ancora sussiste questa pratica non sta progredendo. 

E se al fine non c’è mai peggio, è emerso anche che in alcuni stati il numero di persone che non hanno un bagno a disposizione è pure aumentato. Queste zone si trovano tutte nell’Africa Subsahariana, luoghi in cui negli ultimi anni c’è stato un forte aumento delle nascite. 

Accesso all’acqua potabile 

Dal punto di vista dell’acqua potabile sono stati fatti progressi significativi. Dal 2000 ad oggi indicativamente un miliardo e 8 di individui sono riusciti ad avere a disposizione l’accesso all’acqua potabile, ma anche in questo campo persistono enormi disparità. 

Si calcola che almeno un abitante del mondo su 10 non ha a disposizione acqua pulita e potabile. E anche questo dato proviene in maggioranza dai paesi sottosviluppati e più poveri. 

Fortunatamente, esistono numerose associazioni che lavorano senza sosta per permettere alle popolazioni più indigenti del mondo di avere l’accesso all’acqua e ai servizi igienici, vediamo insieme alcuni progetti. 

Acqua For Life

Acqua For Life per il Madagascar. Nella zona del Madagascar chiamata Manjankandriana, la possibilità di accesso all’acqua potabile è di circa il 58%.  Proprio per questo negli ultimi anni Acqua For Life lavora insieme a Water Aid per dare il supporto necessario a tutta la popolazione, affinché ogni individuo possa avere a disposizione acqua pulita e servizi igienico-sanitari funzionali e adeguati

Cina. Acqua For Life ha progettato e lavorato insieme alla società no profit Chengdu Show You, per migliorare la situazione nella provincia di Gansu in Cina. Tramite questo programma è stato possibile portare acqua potabile in quattro scuole primarie, così da aiutare circa 1850 individui tra studenti e maestri. Inoltre sono stati portati avanti altri progetti importanti che vedono come protagonista la lotta alla mancanza di acqua potabile e al difficile reperimento di bagni pubblici decorosi. 

Cesvi 

Un’altra associazione che pone molta attenzione su questo problema è la società Cesvi. L’associazione ha lavorato in molti luoghi del mondo dalla Palestina ad Haiti, nella costruzione di pozzi, canali e pompe d’acqua, per portare acqua pulita, potabile e sicura a tutti. 

Sono tantissimi i gruppi no profit che lavorano su questo tema ancora purtroppo piuttosto caldo. Infatti per noi è difficile pensare che ci possano essere persone che vivono in condizioni così difficili, soprattutto perchè possedere dei servizi igienici propri e decenti, e l’accesso all’acqua potabile, dovrebbero essere diritti improrogabili per tutti, senza disparità economiche, ambientali o sociali. 

**Fonti: epicentro.iss.it; unicef.it; datocms-assets.com

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